Se sessant’anni vi sembran pochi…Auguri Trattoria Da Maria a Cosio d’Arroscia!

Se sessant’anni vi sembran pochi…No, non è il compleanno della leva 1964 o, meglio, è il compleanno di una nata nel 1964, ma gli anni in questo caso non si contano, si tramandano. E si tramandano in modo saggio, “inn-à brancà de urtighe”, “in cicin de sa’”, “in pugnu de fundi secchi”, insomma sapori della tradizione, dove si personalizza a seconda della grandezza del palmo della mano, del gusto, della fantasia, non dei gr. e ml. dei ricettari! Tanti auguri alla Trattoria Bar da Maria, nata nel 1964 a Cosio d’Arroscia dalla voglia di fare di Maria Caterina Gastaldi. Erano gli anni del boom economico, della villeggiatura, delle domeniche fuori porta nelle trattorie da 10 antipasti, tre primi, tre secondi, bottiglioni di vino, caffè e grappino offerti, quasi a voler esorcizzare una fame che ancora si ricordava, perfida con vinti e vincitori di una guerra civile (un ossimoro, lo so, quando mai la guerra può essere civile?) che ancora espandeva la sua ombra.

Ok, veniamo alla festa. Agostina, Giampiero e Patrizia (ordine rigorosamente alfabetico), con rispettive, esplosive, simpatiche famiglie, hanno voluto festeggiare i 60 anni della Trattoria (che bel nome, trattoria, soprattutto se autentico, diverso da ristorante, diverso da osteria…) che nel corso dei decenni ha cambiato pelle senza mai perdere la sua anima. Hanno festeggiato nel nome di Maria e Piero, chiamando a raccolta i clienti, in sei decenni diventati amici, che hanno apprezzato i nuovi piatti (qualcuno diventato tradizione, come la polenta con le ortiche e il sugo di funghi, sarà al centro di un articolo nei prossimi giorni, perchè ha una storia che merita di essere raccontata) proposti accanto a quelli della cucina bianca, quelli delle Alpi Liguri, di Cosio d’Arroscia, come le turle e le raiöre (tranquilli, nella galleria fotografica trovate anche le ricette eil q-code che è stato generato dalla terza generazione di Da Maria per condividere il sapere antico…), o l’umile pan cöttu.

Il risultato è stato un via vai di gente, accorsa per salutare la “tribù di Da Maria”, chi portando una pianta, chi due bottiglie di vino, chi semplicemente per esserci, per testimoniare la bellezza della convivialità, dei sapori antichi, a volte bruschi come il bruss o l’aglio di Vessalico, semplici come una stretta di mano, veri come la parola data davanti a un bicchiere di vino, meglio se Cosiate…

 

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